Alle 10.20 (ebbene sì, addirittura con qualche minuto di anticipo sulla tabella di marcia!) abbiamo avuto accesso all'area Lanvin, dove ognuna di noi (ma c'era anche qualche raro maschio a fare acquisti per la propria ragazza) ha avuto a disposizione un commesso per fare acquisti.
Il sistema non è stato un male: i prodotti sugli stand, infatti, erano ancora molti (anche se mancavano gli orecchini e le scarpe rosse, non so se perché esaurite o perché mai arrivate) e i membri dello staff sapevano esattamente dove mettere mano per trovare taglia colore e modello... oddio, miracoli non potevano farne: le t-shirt erano effettivamente molte, ma a metà mattina le taglie rimaste erano le più grandi (di modelli già di per sè oversize) o addirittura era esaurito il modello (t-shirt con le gambe e il tulle), quindi ci si doveva mettere il cuore in pace e trovare qualcos'altro, anche se io sono stata fortunatissima e la mia commessa ha recuperato non so da dove l'ultima xs rimasta delle magliette con il viso...
Dopo la scelta, finiti i 15 minuti, ciascuno poteva provarsi i capi nelle normali cabine per tutto il tempo che riteneva opportuno, eventualmente chiedendo la disponibilità di altre taglie.
E così prima delle 11, senza spargimenti di sangue e senza crisi isteriche avevo comprato quasi tutto quello che volevo (e che potevo permettermi): il blazer, una t-shirt, una collana e la borsetta con l'applicazione rossa....
Per quanto riguarda la qualità: non ho mai messo mano su un originale Lanvin, ma ho una certa esperienza con i vestiti di H&M, quindi posso tranquillamente dire che non c'è paragone, soprattutto per quanto riguarda la giacca. Materiali molto morbidi (sia il cotone che la lana) e rifiniture fatte bene. In effetti ho provato il monospalla nero con la ruches davanti: il taglio a vivo non era il massimo, ma la stoffa era morbida e ben sostenuta; chi mi accompagnava (con laurea triennale in design della moda) mi ha assicurato che il tipo di rifinitura in questione, benché criticatissima sui blog di mezzo mondo, è tipica del brand francese... non è stato questo che mi ha fatto decidere di non comprarlo, ma la scarsità del budget, per cui ho dovuto fare una scelta ponderata in base a quello che avrei messo di più... e ha vinto il giacchino!
Eccomi qui felice e contenta davanti al Duomo, sotto un bel sole e all'albero di Natale!Concludendo: un'esperienza da ripetere? Penso di sì, anche se sinceramente molto dipenderà dal designer scelto per la collaborazione: svegliarsi così presto e fare la spola per più di due ore con i mezzi pubblici non si fa certo per il primo brand che passa il convento...
PS:
In mattinata fuori dal negozio di H&M è stato pubblicizzato anche il nuovo profumo di Lanvin, Marry me!.Due modelli si fingevano sposini novelli a cavallo di una divertente bicicletta fonita di lattine e distribuendo confetti bianchi a forma di cuore, proprio come da cliché. (Non essendo un'intenditrice di profumi non posso dirvi le caratteristiche, putroppo!)
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